La storia di DENNIS RODMAN ||| Dalla DISPERAZIONE all'IMMORTALITÀ (II parte)
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⚫ Iscriviti per partecipare alla discussione⚫ http://www.youtube.com/channel/UCpFkvd8zEgyCOoeHev18Djw?sub_confirmation=1 🔴 Instagram 🔴 https://www.instagram.com/gianluca.fraula/ 🎤 PODCAST SPOTIFY : https://open.spotify.com/show/23kGqlSgzjmKdyVnDzNPeV ITUNES : https://podcasts.apple.com/us/podcast/il-calcio-che-conta/id1497895407?ign-mpt=uo%3D4 GOOGLE PODCAST: https://podcasts.google.com/?feed=aHR0cHM6Ly9hbmNob3IuZm0vcy8xMzc0ODQxYy9wb2RjYXN0L3Jzcw%3D%3D Con l' aiuto di Giovanni Guido https://it.linkedin.com/in/giovanni-guido-165581b1 #rodman #dennisrodman #theworm #nba #basket #thelastdance ❌ La storia di DENNIS RODMAN ||| Dalla DISPERAZIONE all'IMMORTALITÀ ❌ FANCULO AL MONDO Dennis Rodman è in auto, senza scarpe e senza calzini. Ha il fucile puntato sotto il mento. Sta pensando se porre fine alla sua esistenza. La squadra che credeva essere una famiglia si è sgretolata, la ex-moglie ha portato lontano la figlia e lui sente di non essere stato se stesso fino a quel momento. È in stato confusionale e prima di premere il grilletto accende la radio. Poco dopo, mentre un fiume di pensieri gli scorre in testa, si addormenta. Un amico, non trovandolo a casa, preoccupato per lui chiama la polizia che lo ritrova il mattino successivo fuori dal Palace, dentro la sua macchina.È vivo, non ha compiuto l’insano gesto ma è visibilmente in difficoltà. Che abbia avuto o meno intenzione di togliersi la vita non lo sapremo mai ma quel momento è fondamentale per la sua storia. In quel parcheggio ha avuto un'epifania: “Quando mi son puntato il fucile non volevo suicidarmi, volevo uccidere l’impostare che stava portando Dennis in un posto dove non volevo andare”. Voleva sopprimere il suo vecchio io, in modo che potesse venire fuori la persona che vuole essere davvero, che mostra i suoi sentimenti, che accetta le sue diversità. Ha sempre combattuto i suoi demoni interiori, ora è consapevole di non essere una persona normale. Non è più un giovane ragazzo insicuro. Decide che è arrivato il momento di cambiare e che d’ora in poi sarà differente. Non si preoccupererà più di cosa pensano gli altri. Decide in pratica di dire una cosa: “Fanculo al mondo”. Dennis ora ha bisogno di rivoluzionare la sua vita professionale. Dopo aver concluso la stagione ‘92-’93 con i Pistons chiede di essere scambiato. Il 5 ottobre 1993 diventa un giocatore dei San Antonio Spurs, la squadra dell’ammiraglio David Robinson, che sta cercando la pedina giusta per provare a vincere. Gli speroni sono una franchigia che basa le sue fondamenta su lavoro, dedizione e disciplina. “The Worm” però in quel momento non è concentrato sulla pallacanestro ma sta provando a capire come diventare il nuovo Rodman. L’esperienza con quella maglia sarà fondamentale per il suo percorso come uomo. Il 14 ottobre ‘93, Dennis viene presentato davanti ai suoi nuovi tifosi. Prima di arrivare a destinazione decide di passare dal barbiere perché ha guardato il film Demolition Man con Wesley Snipes e gli è venuta un’idea. È il suo primo giorno e arriva in ritardo, sono tutti lì che lo attendono e iniziano a mormorare. Il palazzetto freme, si aspetta qualcosa. Viene introdotto ai nuovi fan e vuole far capire a tutti come saranno le cose. Prende il microfono e annuncia: “Potete amarmi o potete odiarmi ma so una cosa, quando metto piede sul parquet do tutto me stesso”. Subito dopo si toglie il cappellino che aveva in testa ed ecco la sorpresa: capelli biondi come l’attore del film. La gente sugli spalti è incredula. Ecco l'evoluzione di “The Worm”. Il problema è che gli Spurs stanno provando a costruire una cultura vincente e i dubbi che questo matrimonio possa funzionare sono molti. Quello però è il vero Rodman, prendere o lasciare. Inizia il suo cambiamento, fa tutto quello che gli va di fare: si riempi di piercing, di tatuaggi e si tinge i capelli in tutti i modi, soprattutto quest'ultimo diventerà un segno distintivo, utilizzerà quei colori per comunicare con il mondo. Vuole esprimere ciò che sente. Il pubblico però in quel momento non è pronto ad assistere a quel tipo di stranezza nel mondo dello sport. È difficile accettare un comportamento simile. La Nba infatti da qualche anno sta provando a creare un’immagine perfetta dei giocatori che secondo Dennis toglie tutte le emozioni dal gioco. Lui invece vuole essere libero di mostrarle.



La storia di DENNIS RODMAN ||| Da SENZATETTO a CAMPIONE NBA
La storia di DENNIS RODMAN ||| Da SENZATETTO a CAMPIONE NBA

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