Claudio Ranieri dopo la vittoria col Bari che vale la Serie A
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LA CILIEGINA SULLA TORTA Mister Ranieri dopo la vittoria-promozione del suo Cagliari, invita i tifosi ad applaudire e incitare i ...



CILIEGINA SULLA TORTA PER UNA STAGIONE FANTASTICA | EMPOLI - LAZIO 0-2
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Secondi dietro un Napoli ammazza campionato. Che Lazio! Seguiteci sui social! Twitter: https://twitter.com/LST1900 Instagram: ...



L’ULTIMO Scudetto del NAPOLI ||| “Maradona era DIO”
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Napoli-Rangers | UCL 22/23 | La ciliegina?
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Gli uomini di Spalletti alla caccia del primo posto nel Gruppo A TWITCH: https://twitch.tv/thecliqueofficial/​ FACEBOOK: ...



Il folle MERCATO 1984 ||| Quando la SERIE A era il centro del MONDO
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#Calciomercato #Calciomercato1984 #Cronachedispogliatoio 🔘 Iscriviti 🔘 https://www.youtube.com/channel/UCfmCGVXfpAMSi4PP8kqWlbA?sub_confirmation=1 🔥Twitch 🔥 https://www.twitch.tv/cronache_di_spogliatoio ◻ Instagram ◻ https://www.instagram.com/cronache_di_spogliatoio/ ◼ Facebook ◼ https://it-it.facebook.com/cronachedispogliatoio/ 💬 Twitter https://twitter.com/cronachetweet ®Sito Web https://www.cronachedispogliatoio.it/ 📱Scarica la nostra APP https://www.cronachedispogliatoio.it/app/ Immaginate di arrivare in Italia il primo luglio del 1984 e decidete di andare dritti alla pagina dello sport, quella con il riepilogo dei nuovi acquisti. Dentro ci trovate il resoconto del mercato più incredibile della storia del calcio italiano. NAPOLI – DIEGO ARMANDO MARADONA La notizia arriva all’ultimo istante utile e sulle pagine del Corriere della Sera viene raccontata come “il miracolo di San Gennaro”. Per mesi, il Napoli ha ingaggiato una guerra con la dirigenza del Barcellona, potendo contare sulla volontà di Diego Armando Maradona di lasciare una città che gli aveva riservato più ombre che luci. Da una parte la smania del Diez, dall’altra le condizioni economiche ballerine del Napoli. Ma alla fine, con un gioco di prestigio, Corrado Ferlaino riesce nell’impresa. Il 30 giugno, ultimo giorno di mercato, consegna in Lega un plico vuoto. Poi vola a chiudere un affare che sembrava impossibile, torna a tempo di record a Milano. Ma la mezzanotte è già scattata. Trova una guardia giurata alla quale dice che deve soltanto correggere una procedura. Entra, sostituisce il plico vuoto con quello che contiene il contratto di Maradona e scappa via, felice come un bambino. Al Barcellona vanno 13 miliardi e mezzo. È il prezzo della felicità. INTER – KARL-HEINZ RUMMENIGGE Già dal gennaio del 1984, l’Inter ha un nuovo presidente: è Ernesto Pellegrini, il manifesto del self-made man. Una carriera sviluppata nell’ambito della ristorazione per uffici e fabbriche partendo praticamente dal nulla. Per i giornali italiani, Pellegrini è “il cuoco della Juventus”: gestisce infatti anche l’albergo di Villar Perosa, sede storica del ritiro juventino, e pare che, alla lettura della notizia, Agnelli abbia sussurrato a Boniperti: “Giampiero, hai visto? Il nostro cuoco ha comprato l’Inter”. Il biglietto da visita di Pellegrini nell’estate del 1984 è l’acquisto, dal Bayern Monaco, di Karl-Heinz Rummenigge. L’attaccante tedesco è un elemento di rottura nel calcio compassato della prima metà dagli anni Ottanta. FIORENTINA – SOCRATES “Un miliardo e tre a stagione, villa a Fiesole, due automobili, diciotto biglietti aerei all’anno, la scuola pagata per i quattro figli, un corso di specializzazione in ortopedia infantile”. A rileggere questa lista di stipendio e benefit pubblicata da “La Repubblica”, si capisce l’entità dello sforzo compiuto dalla Fiorentina per portare in Italia Socrates. Il nome dovuto al filosofo greco dopo un’infatuazione di papà Raimundo, la capacità di dividersi tra gli studi in medicina e il campo nei lunghi anni con le maglie di Botafogo e Corinthians. Nel periodo della dittatura militare brasiliana, aveva dato vita all’esperimento della “Democracia Corinthiana”. TORINO - JUNIOR Nella mente degli appassionati italiani, prima dell’arrivo in Serie A, Leo Junior era solamente un terzino sinistro svagato, incapace di leggere i tagli di Paolo Rossi nella storica sfida del 1982. Ma durante la trattativa con i dirigenti del Torino, pone una condizione: “Non voglio giocare terzino, ma da centrocampista”. Ormai trentenne, si era stufato di dover fare su e giù sulle fasce. Junior si rivela uno degli acquisti più illuminati degli anni Ottanta del nostro calcio. MILAN – MARK HATELEY Il poster della rinascita milanista prima dell’epopea berlusconiana ritrae un uomo che salta 15 centimetri più in alto del suo diretto avversario. Quel rivale è Fulvio Collovati, odiatissimo per aver lasciato il Milan nell’estate del 1982 per accasarsi all’Inter. L’uomo che lo travolge con la sua irruenza è invece Mark Hateley, arrivato nel 1984 insieme a un altro inglese, Ray Wilkins, come ciliegina sulla torta del grande ritorno di Nils Liedholm. In tre anni segna 17 gol, ma avrebbe potuto anche fermarsi a uno. Gli era bastato quello stacco, il 28 ottobre del 1984, per prendersi i cuori di tutti i milanisti, tornati a gioire per un derby vinto dopo sei anni dall’ultima volta. VERONA - BRIEGEL ED ELKJAER LARSEN L’Europeo del 1984 ha dato indicazioni preziose al general manager del Verona, Emiliano Mascetti. E sono arrivati due giocatori granitici. Hans-Peter Briegel è affidabile come solo un tedesco può essere. Campione d’Europa nel 1980, vicecampione del mondo nel 1982, ha un passato da decatleta e un presente da tuttocampista. È un’arma impropria tra le mani di Bagnoli, che può utilizzarlo allo stesso tempo da marcatore sui fantasisti avversari e da uomo in più in fase d’attacco. Lì davanti è arrivato invece Preben Elkjaer Larsen.



Matelica-Samb 3-1, CONCLUDIAMO QUESTO ANNO CON LA CILIEGINA SULLA M*RDA.
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Serie A Napoli-Lazio 5-2  6°,52° Insigne/16° Politano/64° Mertens/69° Immobile/73° Savic/79° Osimhen
Serie A Napoli-Lazio 5-2 6°,52° Insigne/16° Politano/64° Mertens/69° Immobile/73° Savic/79° Osimhen

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