“Capello” tag's highlights of related matches, posts & more...
Bir efsanenin son demleri: Ronaldo'nun Milan günleri
20'li yaşlarının başında ulaştığı seviyeyle tüm dünyayı kendisine hayran bırakan Ronaldo, Inter'de yaşadığı 2 büyük diz sakatlığından sonra asla eskisi gibi olamadı. Yine de uzun yıllar dünyanın en iyi golcüleri arasında yer alan Brezilyalı efsane, Avrupa'daki son günlerini de Milan'da geçirmişti. #ronaldonazario #acmilan #realmadrid #intermilan #berlusconi #capello
🎯⚽️ 100 TIRI CHALLENGE: MASSIMO AMBROSINI (ex MILAN) | Quanti Goal Segnerà su 100 tiri?
🤩 Guarda ora il primo episodio di A RUOTA LIBERA: https://youtu.be/17H5CA1o0-M Lisa Offside: https://www.instagram.com/lisaoffside/?hl=it Si ringrazia Sandro Piccinini e Prime Video Sport Finalmente ci siamo! Dopo il successo della100 Tiri Challenge GIRONE A e della 100 TIRI CUP inizia il GIRONE B della 100 tiri Challenge! Come primissimo ospite, grazie alla collaborazione con Prime Video Sport abbiamo l'onore di ospitare la grandissima leggenda del calcio Italiano, MASSIMO AMBROSINI. Massimo Ambrosini è nato a Pesaro, il 29 maggio del 1977, è oggi ha dunque 45 anni. Comincia presto a giocare a calcio nell'Adriatico Pesaro (oggi Vis Pesaro), prima di approdare, nel 1992, al settore giovanile del Cesena. Con la maglia dei "cavallucci marini" esordisce in Coppa Italia nel 1994, a soli 17 anni, e si mette in luce nel campionato di Serie B. Dotato di grande dinamismo, intelligenza tattica e propensione al sacrificio in mezzo al campo, il giovane centrocampista attira l'interesse di Fabio Capello, che lo vuole al Milan per l'anno seguente. Inizia così una lunga storia d'amore calcistico: dopo l'esordio in Serie A nel 1995, Ambrosini si legherà ai rossoneri per ben 17 stagioni (intermezzate solo da un anno in prestito al Vicenza, nella stagione 1997/1998), diventando un punto fermo del centrocampo. Con la maglia del Milan, Ambrosini vince quattro Campionati italiani di Serie A, una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane. A livello internazionale alza poi al cielo due Champions League, una Coppa Intercontinentale e due Supercoppe Europee. Le prestazioni all'ombra della Madonnina valgono ad Ambrosini anche diverse convocazioni nella Nazionale Italiana, in cui colleziona 35 presenze. Non farà parte, tuttavia, della fortunata spedizione al Mondiale tedesco del 2006. Dopo 12 trofei vinti, 489 partite giocate, 36 gol complessivi e un'infinità di palloni recuperati, Ambrosini lascia il Milan al termine della stagione 2012/2013. Il divorzio si consuma tra le proteste dei tifosi del Diavolo, che mal digeriscono la scelta della dirigenza milanista di non rinnovare il contratto al centrocampista classe '77. Ambrosini chiude la carriera l'anno seguente, con addosso la maglia della Fiorentina. 📕 Il mio libro su Amazon: https://shorturl.at/rGR01 📸 Seguimi sui social ▶: https://bit.ly/3ahJW7z 📧 Business: Antonio.pll98@gmail.com 💰 Vetrina AMAZON (tutti i prodotti calcistici e tecnologici che uso nei miei video) : https://www.amazon.it/shop/zw-carrieraallenatore 🤩 Abbonati a questo canale per accedere ai vantaggi: https://www.youtube.com/channel/UC1ULeXAKJ3SFXA93uS_HHJQ/join --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 👥ZWGAMES: https://www.youtube.com/channel/UCmZDqTNG2QsL3_7Pduwrm3A 👥 ZWshorts: https://www.youtube.com/channel/UCrcsiRtzdI_KPN9_YGilfag 👤 JPATA: https://www.youtube.com/channel/UC-jnzgvtZG9n5HQ_3ISNTIA 👤 RAGNAR GK: https://www.youtube.com/channel/UCIv39_05jbqqE_gdeeMI1oQ
Theo Walcott: I’m Hanging Up My Boots
On The Overlap this week, brought to you by Sky Bet, we have an exclusive interview with former England, Arsenal, Everton and Southampton forward Theo Walcott who has announced his retirement from professional football. During the episode we talk about Walcott’s shock inclusion as a 17-year-old into England’s 2006 World Cup squad and how much of a psychological effect this had on him and his family. We also chat about his England career as a whole and about the weight of expectation of his career which was magnified from the start, as well as how he handled the fame of being a top-level footballer from a young age. Finally, we delve into his highly successful Arsenal career, who he joined from Southampton, and what his plans are now he’s hung up his boots for good. If you enjoyed the interview don’t forget to hit the subscribe button so you never miss an upload. 00:00-00:47 Introduction 00:47-03:10 Walcott announces professional football retirement 05:00-07:24 Overall career achievements 07:24-09:19 Life after football 09:19-12:59 Shock World Cup 2006 squad call-up 12:59-14:58 Not making 2010 World Cup selection 14:58-18:16 Reflection on England career 18:16-23:00 Arsenal career 23:00-24:02 Best form under Arsene Wenger 24:02-26:10 How people will view Theo Walcott’s career SUBSCRIBE TO THE CHANNEL HERE https://www.youtube.com/c/theoverlap?sub_confirmation=1 ---------------------------------------------------------------------- Follow us on social! ----------------------------------------------------------------------- Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100090262142896 Twitter: https://twitter.com/wearetheoverlap Instagram: https://www.instagram.com/wearetheoverlap ------------------------------------------------------------------------
Il FOLLE trasferimento di IBRA AL MILAN III Il CAPOLAVORO di Galliani
🔘 Iscriviti 🔘 https://www.youtube.com/channel/UCfmCGVXfpAMSi4PP8kqWlbA?sub_confirmation=1 🔥Twitch 🔥 https://www.twitch.tv/cronache_di_spogliatoio ◻ Instagram ◻ https://www.instagram.com/cronache_di_spogliatoio/ ◼ Facebook ◼ https://it-it.facebook.com/cronachedispogliatoio/ 💬 Twitter https://twitter.com/cronachetweet ®Sito Web https://www.cronachedispogliatoio.it/ 📱Scarica la nostra APP https://www.cronachedispogliatoio.it/app/ #cronachedispogliatoio #ibrahimovic Il FOLLE trasferimento di IBRA AL MILAN III Il CAPOLAVORO di Galliani Pep Guardiola è il primo personaggio in ordine di apparizione di “Io, Ibra”, la celebre biografia di Zlatan Ibrahimovic uscita nel 2011. Leggiamo a pagina 17: “Pep Guardiola, l'allenatore del Barcellona, quello con i completi grigi e l'aria pensierosa, venne verso di me e sembrava imbarazzato. “Senti, qui al Barça teniamo i piedi per terra”. “Ottimo”, dissi io, “bene!”. “Perciò qui non veniamo agli allenamenti in Ferrari o in Porsche”. Prima ancora delle motivazioni tattiche e psicologiche, la prima scintilla di tensione tra il più grande allenatore della storia del Barcellona e uno dei maggiori attaccanti degli ultimi 30 anni riguarda lo stile. Il piacere dell'ostentazione, il voler camminare a petto in fuori anche in uno spogliatoio popolato di campioni d'Europa in carica, e naturalmente popolato... da Leo Messi. E Ibra, che non ha mai sopportato molto la disciplina, poco alla volta inizia a scoprire il lato più gesuitico di Pep Guardiola, un guru, un maestro, ma anche un uomo che pretende il controllo totale anche sui minimi dettagli. Figuriamoci su un campione vistoso come Zlatan Ibrahimovic. Dieci secondi fa ho detto: Ibrahimovic non ha mai sopportato la disciplina. Non è esatto: Ibra ha sempre dimostrato di apprezzare la disciplina chiara e tonda, imposta da uomini dal carisma naturale, come Fabio Capello, o Mourinho. Invece non manda giù la disciplina sussurrata, fatta di allusioni, di mezze frasi: gli sembra ipocrisia. Perciò è questo il motivo, un'incompatibilità umana prima ancora che tecnica, che lo porta allo scontro con Guardiola nella primavera del 2010, nonostante una stagione da 21 gol e 13 assist, una Liga quasi vinta e una semifinale di Champions appena conquistata. La exit strategy di Ibra, la fuga da Barcellona come già aveva fatto Maradona quasi vent'anni prima, ovviamente porta la firma del suo factotum: Mino Raiola, l'uomo che risolve problemi. È il 20 giugno 2010 quando il Mundo Deportivo, il principale quotidiano sportivo di Barcellona, pubblica a pagina 2 un titolo inequivocabile: “Ibra vota Milan”. In quelle settimane Zlatan sembra un uomo in fuga dal calcio: ha rotto definitivamente con Guardiola, si è visto scavalcato nelle gerarchie persino da Bojan Krkic e non è potuto salire nemmeno sulla scialuppa di salvataggio dei Mondiali in Sudafrica, perché la sua Svezia non si è qualificata, perché è finita terza nel girone eliminatorio dietro Danimarca e Portogallo. A questo punto bisogna ricordare quanto sia complicato nel 2010 per il Barcellona liberarsi di Ibrahimovic senza realizzare una clamorosa minusvalenza: era stato acquistato appena l'estate precedente dall'Inter per 49 milioni più il cartellino di Samuel Eto'o, valutato un'altra ventina di milioni. Glissando sui risultati sportivi di Inter e Barcellona, che tutti conoscete, allo stato attuale Ibra è semplicemente invendibile: guadagna 12 milioni netti, anche se la cifra lorda che grava sul Barça è di soli 15 milioni, grazie al particolare regime fiscale di cui usufruisce il calcio spagnolo per effetto della cosiddetta “legge Beckham”, entrata in vigore nel 2005, che consente ai club di pagare appena il 24% di tasse sugli ingaggi superiori ai 600 mila euro all'anno per lavoratori stranieri “di lusso”, come appunto i calciatori. La famosa “fiscalità spagnola” a cui tante volte aveva fatto riferimento l'estate prima Adriano Galliani, tentando di spiegare agli imbufaliti tifosi del Milan i motivi per cui il Real Madrid era riuscito a comprare Kakà. Ma la legge Beckham diventa una prigione dorata: nessuno al mondo potrebbe garantire un ingaggio simile a Ibrahimovic. Anzi sì, per effetto della legge Beckham, un club in effetti ci sarebbe. Però la proposta, pronunciata dalla viva voce di Zlatan alla dirigenza blaugrana, supera i confini della provocazione e del buon gusto. Succede al primo giorno di scuola del secondo anno catalano, 19 luglio 2010, quando i campioni del mondo del Barça – Piqué, Puyol, Busquets – non sono ancora rientrati dalle vacanze: tra di loro anche il nuovo acquisto del Barça, David Villa, acquistato dal Valencia, che promette di ridurre ulteriormente gli spazi per Ibra, ormai un separato in casa. È proprio così che gli dà il benvenuto Guardiola, quel giorno: “Hai visto che abbiamo preso David Villa? Che ne pensi?”.
კვარასი ეშინიათ, ნამდვილი ბრილიანტია - Fabio Capello/Spalletti/De Lorenzo
#News #NewsMakers #kvaratskhelia #napoli #georgia #spalletti #osimhen #championsleague Subscribe to the channel: https://www.youtube.com/channel/UCDwocymoiSiPO_MAsnIwgDw I must state that in NO way, shape or form am I intending to infringe rights of the copyright holder. Content used is strictly for research/reviewing purposes and to help educate. All under the Fair Use law. "Copyright Disclaimer Under Section 107 of the Copyright Act 1976, allowance is made for "fair use" for purposes such as criticism, comment, news reporting, teaching, scholarship, and research. Fair use is a use permitted by copyright statute that might otherwise be infringing. Non-profit, educational or personal use tips the balance in favor of fair use." If you're the copyright holder and don't agree with the video, please contact us over the business e-mail ! - infonewsmakers@gmail.com
#SHORTS BARCELONA VAN GAAL (2 LIGAS) VS REAL MADRID DE CAPELLO Y HEYNCKES (LIGA Y CHAMPIONS)
SHORTS BARCELONA VAN GAAL VS REAL MADRID DE CAPELLO Y HEYNCKES Fútbol Real Madrid F.C. Barcelona ...
Kritik Keras Fabio Capello Kepada Cristiano Ronaldo#Short Video
Kredit: AFP PHOTO Cristiano Ronaldo sendiri mulai dibangkucadangkan Fernando Santos sejak babak 16 Besar lawan Swiss.
Fabio Capello on what England got wrong against France
Subscribe to Sky Sports News: http://bit.ly/SkySportsNewsSub Fabio Capello reflects on England's quarter-final defeat to France at ...
